Questo il senso degli sforzi e dei prossimi impegni del Distretto Culturale, emanazione della Comunità Montana e di tutti i Comuni della Valle Camonica: sostenere la programmazione culturale degli operatori e rilanciare la Valle come una meta irrinunciabile per il turismo culturale.
Ci sono tutti gli elementi per definire questo che sta per terminare un anno davvero speciale per la cultura della Valle Camonica.
Nonostante il perdurare della pandemia, e le pesanti difficoltà di natura organizzativa ed economica che tutti gli operatori della cultura hanno dovuto affrontare, si sono registrati in questo 2021 segnali e momenti importanti di rinascita e ripartenza, che fanno ben sperare per la programmazione futura dell’offerta culturale della Valle Camonica.
Il ruolo del Distretto Culturale di Valle Camonica, come emanazione dell’Assessorato alla Cultura della Comunità Montana e di tutti i Comuni del territorio, è stato improntato a supportare e sostenere con misure concrete i tanti percorsi di ripartenza dei nostri operatori culturali: recuperando risorse ministeriali, regionali, di fondazione Cariplo e di Comunità Bresciana è stato possibile emanare bandi di sostegno e garantire un’estate straordinaria di eventi e manifestazioni.
Sono numerosi i festival e le rassegne che hanno animato l’estate camuna, centinaia gli eventi programmati, molte le mostre e le installazioni artistiche che hanno usufruito del sostegno della Comunità Montana: tutti questi eventi sono stati raccolti e raccontati nella guida “Apriti Cielo” e negli strumenti di comunicazione e social del Distretto Culturale e hanno visto una partecipazione sempre numerosa e attenta di migliaia di cittadini e di turisti.
L’azione della Comunità Montana, oltre al sostegno agli operatori, si è concentrata in alcune azioni obiettivo:
1. Promuovere la cultura in luoghi nuovi e inconsueti,
per attivare percorsi di cura e rigenerazione degli spazi e nello stesso tempo stimolare gli operatori a rivolgersi a nuovi pubblici: con il progetto “La Cultura Altrove”, finanziato da Fondazione Cariplo, è stata sostenuta l’apertura di Ca de Janech a Gianico, della Centrale di Isola a Cevo, delle ex carceri di Edolo, della Torre Colombera di Berzo Inferiore e si è data continuità all’esperienza del Centro Macil di Malonno e del centro Ca’Mon di Monno. Più complessa l’attività sviluppata a Borno, dove il progetto ha permesso di ideare uno spazio dedicato al grande fotografo e artista camuno Simone Magnolini, e a Vione dove è in corso un Laboratorio Permanente sui temi del rilancio del paese con una prima mostra sui temi del recupero nell’architettura dell’arco alpino.


2. Attivare iniziative di divulgazione culturale in grado di intercettare il grande pubblico:
così è stato fatto con il sostegno ad alcuni festival che hanno portato sul territorio personalità di grande richiamo, mentre con la pubblicazione di Vittorio ed Elisabetta Sgarbi sul “Rinascimento in Valle Camonica” è stato aperto un varco importante per il riconoscimento della grande qualità dei cicli artistici camuni. Nel corso del 2022 questo approccio sarà rafforzato con alcuni progetti di promozione culturale che vedranno protagonista la Valle Camonica a Procida (Capitale della Cultura 2022) e durante il Giro d’Italia che riprende a correre sul territorio camuno.
3. Sviluppare azioni di presidio e recupero del patrimonio culturale diffuso:
è stato impostato nel corso del 2021 un progetto importante di censimento e rilevazione del patrimonio di santelle e piccoli edifici di culto del nostro territorio, che permetterà di attivare nel corso del 2022 alcuni interventi pilota di salvaguardia e restauro. Non solo i grandi cicli artistici caratterizzano il patrimonio culturale della Valle Camonica, ma anche una miriade di piccoli segni di grande valore, spesso misconosciuti o dimenticati, che il territorio rischia di perdere per sempre. Da qui l’urgenza di un intervento in grado di attivare percorsi di intervento in emergenza.

Ribaditi gli obiettivi generali, l’attività del Distretto Culturale proseguirà nei prossimi mesi del 2022 con la consueta intensità con nuovi progetti di valorizzazione del patrimonio culturale immateriale della Valle Camonica, con un’attenzione particolare alla tradizione musicale e gastronomica del nostro territorio. Nel mese di gennaio verrà infatti presentata la ricerca di Francesco Gheza sull’inno della Valle Camonica, quel “Oi de la Valcamonica” già nota all’esterno del nostro territorio, e verranno messi in campo i nuovi strumenti di promozione della grande tradizione culinaria camuna, in collaborazione con l’Associazione Ristoratori Valle Camonica-Sebino.
Sul fronte dei servizi culturali, il Sistema Bibliotecario continua a garantire con grande efficacia il coordinamento delle oltre trenta biblioteca e punti di prestito della Valle Camonica, mentre nel corso del 2022 si rilancerà il ruolo del Sistema Museale con nuovi servizi di coordinamento, nuovi strumenti di promozione e una mostra diffusa sul lavoro femminile tradizionale del ricamo, già programmata per il mese di febbraio.
Nel frattempo prenderà il via la neonata Fondazione Valle dei Segni, con il compito di rilanciare il sito UNESCO e la promozione culturale con la realizzazione di nuove importanti infrastrutture per la fruizione del nostro patrimonio, usufruendo delle opportunità di finanziamento legate ai prossimi bandi regionali e nazionali.
Sul fronte turistico, l’Assessorato ha confermato il supporto alla DMO Valle Camonica per le attività di marketing e commercializzazione dell’offerta turistica del territorio, e si appresta a preparare le proposte specifiche per la programmazione di Brescia-Bergamo Capitali della Cultura 2023.
IL PRESIDENTE del Distretto Culturale
e ASSESSORE alla Cultura
della Comunità Montana di Valle Camonica
Attilio Cristini