A che punto è il progetto Vione Laboratorio Permanente? Sono diverse le azioni messe in campo da quando il Comune di Vione è risultato beneficiario (a fine 2022), insieme alla Comunità Montana di Valle Camonica e ad altri partner (Parrocchia di Vione, Associazione Museo LZuf di Vione e ARCA Associazione Architetti Camuni) di un rilevante contributo di Fondazione Cariplo, nell’ambito del bando “Spazi in trasformazione”.

L’obiettivo di Vionelab, lo ricordiamo, è quello di sperimentare azioni e funzioni rigenerative che si consolidino in nuovi percorsi di sviluppo per tutto il paese di Vione, considerato “spazio esemplare di un mondo rurale ormai tramontato” che oggi fatica a trovare una propria dimensione vitale. Stalle, tabià (fienili), magazzini, immobili civili e religiosi risalenti per la maggior parte al Medioevo e all’epoca moderna, ma anche edifici di più recente realizzazione, rappresentano per tutta la comunità vionese un patrimonio da salvaguardare e valorizzare per la rinascita della vita economica e sociale del territorio.

Dopo il successo della Mostra “Abitare un paese, in montagna”, che dall’inverno 2021 trova spazio sulle facciate delle case di Vione suggerendo percorsi di intervento e di valorizzazione del costruito, nel paese dell’alta Valle si sono susseguiti numerosi incontri con gli architetti contemporanei dell’arco alpino, sono stati organizzati vari workshop e laboratori sui temi della progettazione e dell’allestimento museale, si sono aperti canali di interlocuzione con atenei, accademie e centri di ricerca.

Ne sono esempio i prossimi appuntamenti: dal 24 al 29 luglio si terrà a Vione il primo Campus sul Design delle Alpi, coordinato dallo studio milanese Whomade di Dario Riva e Edoardo Perri, che hanno fatto crescere in Valle Camonica la rete degli artigiani di qualità “Segno Artigiano”. Durante il campus si sperimenteranno con attività di laboratorio, percorsi di progettazione su nuovi oggetti per le comunità alpine a partire dalla tradizione, che Vione documenta nel suo Museo ‘LZuf.

La settimana prima, dal 18 al 21 luglio, nella Canonica di Vione si terrà un seminario residenziale del Gruppo di Ricerca del Dipartimento Coesione dei Territori della Presidenza del Consiglio dei Ministri: gli esperti e funzionari del Dipartimento visiteranno non solo la realtà di Vione, ma anche i progetti realizzati a Monno e in alta Valle Camonica, ritenuti esempi virtuosi utili a sostenere le nuove linee di programmazione delle aree interne. 

È iniziato il 17 luglio e durerà fino al 10 agosto Vione archeologica, appuntamento annuale organizzato dal Comune di Vione: una campagna archeologica estiva destinata agli studenti dei corsi di Archeologia che potranno apprendere così le metodologie della ricerca e le modalità di valorizzazione di un sito archeologico attuando direttamente sul campo, ovvero nell’area di età basso medievale di Tor di Pagà (a quota 2250 metri). Il lavoro si articola in due diverse fasi: la ricerca sul campo e il lavoro in laboratorio. La conferenza conclusiva della campagna di scavi 2023 è fissata per il 10 agosto alle 21,00 nel teatro ex scuole di Vione.

Non è tutto: dall’11 al 15 settembre 2023 verranno in visita a Vione una ventina di studenti dell’Università di Scienze Applicate di Coira (CH), guidati dall’architetto Armando Ruinelli. I giovani studenti svizzeri della Fachhochschule Graubünden di Coira realizzeranno un laboratorio di progettazione residenziale riguardante il settore nord del centro storico di Vione. Durante questa settimana di permanenza produrranno ipotesi progettuali per la riqualificazione di piccoli spazi.

Intanto sono già cominciati alcuni percorsi di cambiamento per Vione: si lavora a piccoli passi, riabitando alcuni spazi un po’ dimenticati. Sono tre le sfide da cogliere secondo Vionelab: l’ospitalità, la creazione di nuovi servizi e nuove attività economiche, la definizione di un modello di centro di formazione fatto su misura per Vione e per la montagna Alpina. Gli spazi in trasformazione in particolare sono: la Casa Canonica, lo spazio sociale del Museo LZuf e la Chiesa di S. Sebastiano. Dal riuso transitorio di alcuni spazi del paese i processi di trasformazione e rigenerazione devono trasferirsi dentro nei vicoli, nelle piazze, nei tabià e nelle case, come vuole il progetto.

Si è iniziato dalla Casa Canonica, che offre la possibilità di ospitare gruppi di 10-12 persone. Di proprietà della Parrocchia e data in comodato temporaneo al Comune di Vione per sviluppare il progetto, la Casa è un immobile di origine cinquecentesca, molto ampio, posizionato di fronte alla chiesa parrocchiale, ristrutturato un decennio fa come spazio per attività di comunità (catechismo, ricettività di gruppi). È una struttura che, per le sue caratteristiche, per il suo stato di buona conservazione e per il suo sostanziale inutilizzo, è assolutamente adatta ad ospitare alcune attività del progetto, tra cui in particolare le attività didattiche e ricettive. Per la gestione delle attività di Vione Lab nel contesto della Casa Canonica, la Parrocchia di Vione, con il parere positivo della Curia Bresciana ha stipulato con il Comune di Vione uno specifico comodato d’uso gratuito. La Canonica è stata già riaperta e dotata degli arredi necessari ad ospitare piccoli gruppi di ragazzi. Il paese si apre così alla frequentazione dei giovani, in periodi non turistici, con l’apporto di idee e di energie nuove da canalizzare verso il cambiamento.

Si procederà al contempo con la valorizzazione del Museo etnografico “LZuf”, un edificio di proprietà comunale e con il recupero della Chiesa abbandonata di San Sebastiano, che verrà utilizzata come campo di esercitazione e laboratorio per attività di progettazione, rilievo e restauro.

Per documentare tutti i passaggi e aggiornare sull’avanzamento del progetto c’è un nuovo sito