Dal monitoraggio degli interventi sul territorio allo sviluppo di nuovi strumenti di comunicazione, con l’obiettivo di promuovere una Valle Camonica per tutti.
Nella mattinata di giovedì 20 aprile si è tenuto al Palazzo della Cultura di Breno l’incontro operativo di restituzione e confronto a conclusione della prima fase di mappatura territoriale del progetto Valle Camonica per tutti. Strumenti per la fruizione e l’accessibilità in Valle Camonica. La Valle dei Segni.
Il Presidente del Consorzio Sol.Co. Camunia, Christian Ramus, e l’Assessore a Cultura, Turismo e Valorizzazione del territorio della Comunità Montana di Valle Camonica, Massimo Maugeri, a seguito dell’importante accordo siglato più di un anno fa per la realizzazione di un piano territoriale per la fruizione accessibile e inclusiva della Valle, hanno introdotto la presentazione del lungo e complesso lavoro svolto da alcune cooperative sociali attive nel comprensorio, con il supporto operativo e il coordinamento di Sol.Co. Camunia e Voilà, nella ricognizione dei progetti inclusivi realizzati o previsti sul territorio.
L’Assessore ha annunciato la volontà di utilizzare il lavoro fatto sinora per implementare una piattaforma comprensoriale che fungerà da raccordo delle informazioni relative alla Valle dei Segni, per realizzare una comunicazione sinergica, organica e coordinata, destinata a cittadini e turisti.
Il direttore della coop. Il Cardo di Edolo, Marco Milzani, e Claudia Comella di Voilà, che a vario titolo hanno partecipato ad alcuni dei progetti comprensoriali sviluppati fino ad oggi, hanno raccontato a due voci il ricco percorso, ormai decennale, iniziato con A ciascuno il suo passo nel 2011.
Elisa Martinelli e Claudia Comella hanno successivamente dettagliato lo sviluppo progettuale della prima fase di Valle Camonica per tutti.
I referenti delle cooperative sociali Azzurra, C.S.C., Il Cardo, Il Leggio, Margherita, Prospettiva Solidale e Sol.Eco., costituitisi in una cabina di regia territoriale, tra maggio e dicembre 2022 hanno mappato interventi e azioni per l’accessibilità e l’inclusione sociale, mediante interviste e questionari mirati somministrati ad oltre 60 soggetti pubblici, istituzionali e privati afferenti principalmente all’associazionismo e al mondo cooperativo sociale.
Questa prima fase di monitoraggio, finalizzata a fotografare lo stato dell’arte sul tema dell’inclusione sociale in Valle Camonica, ha intercettato otre 550 progetti segnalati dai soggetti che hanno partecipato alla ricognizione, costruendo così una banca dati necessaria a programmare le future azioni di comunicazione.
I dati raccolti sono stati catalogati e analizzati secondo tre tipologie di progetti – Lavori pubblici, Servizi, Eventi – definendo sei macro categorie progettuali accessibili – Cultura, Turismo, Sport, Servizi, Spazi pubblici e Mobilità.
Servizi e spazi urbani accessibili sono risultate le categorie nettamente prevalenti. L’ambito dei servizi accessibili risponde all’esigenza dell’intera comunità e in maniera trasversale ai bisogni principali: istruzione, lavoro, famiglia, salute. Tra i servizi si trova in primis l’istruzione, seguono poi i progetti dedicati al lavoro, mentre tra gli spazi urbani accessibili i progetti inerenti all’abbattimento delle barriere architettoniche sono i più significativi in termini numerici, seguiti dai P.E.B.A. e dai parchi giochi inclusivi.
Per quanto concerne i target di riferimento, i soggetti pubblici e istituzionali hanno segnalato, in numero decrescente, progetti dedicati ai minori (bambini, adolescenti e giovani), alla comunità, alle persone con disabilità e agli anziani; mentre i soggetti territoriali privati hanno evidenziato più progetti dedicati alle persone con disabilità e ai minori.
Dall’analisi dei dati raccolti nella fase di mappatura emerge un’elevata frammentazione rispetto all’idea di accessibilità. Ogni interlocutore fa spesso riferimento a singole accezioni del tema, sviluppandone una visione molto differenziata, poiché non esiste un coordinamento sull’accessibilità tra le diverse aree di attività degli enti.
Si è inoltre potuto osservare come, spesso, l’accessibilità non venga vista come un obiettivo, ma come un adempimento burocratico, soprattutto per i soggetti meno specializzati. Nelle piccole realtà, invece, gli interventi minori di inclusione sociale risultano maggiormente significativi nelle rispettive comunità.
Christian Ramus ha quindi introdotto la seconda fase del progetto Valle Camonica per tutti, che si focalizzerà sulla comunicazione, sintetizzandone gli obiettivi futuri. Gli strumenti previsti sono, da un lato, lo studio di una nuova identità che superi il concetto di disabilità per raccontare la Valle Camonica accessibile e, dall’altro, la realizzazione di una nuova piattaforma condivisa per la comunicazione e diffusione dei progetti legati all’inclusione, al fine di garantire il costante aggiornamento del database, favorire la relazione tra i soggetti attivi e categorizzare i progetti.
Il Presidente ha infine sottolineato l’importanza di tre attività: garantire supporto agli enti nella rilettura delle proprie attività in chiave “accessibile”, promuovere iniziative di sensibilizzazione territoriale sul tema e stimolare la ricerca di finanziamenti mirati per proseguire i lavori verso la concretizzazione della Valle Camonica per Tutti.
Per comunicare con il gruppo di lavoro sull’accessibilità, il riferimento è:
arch. Claudia Comella
342.7615877
info@vallecamonicaxtutti.it