Giovedì 8 Novembre 2018 ore 17 presso la Chiesa Parrocchiale di Cerveno è in programma un evento in cui, a seguito del restauro conservativo, verranno restituite alla collettività le Capèle V (Gesù aiutato dal Cireneo) e VIII (Gesù incontra le Pie Donne).
L’evento si aprirà con il saluto di Don Giuseppe Franzoni (Parroco di Cerveno) e con l’intervento dei maggiori finanziatori del progetto tra cui Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Comune di Cerveno , Bim di Vallecamonica e Fondazione Tassara. Sarà inoltre presente la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio.
Alle ore 18, guidata da Don Mario Bonomi (vicario episcopale territoriale), si terrà una “Lectio divina” suitesti biblici delle Capèle V e VIII e l’evento si concluderà con una mostra fotografica relativa al restauro di entrambe le Capèle e visite guidate al Santuario della Via Crucis ad opera dei restauratori del Consorzio Indaco.
L’evento è aperto a tutti.
Il Santuario della Via Crucis di Cerveno conserva le 14 stazioni di un capolavoro dell’intaglio ligneo del ‘700: le cappelle sono raccolte ai lati di una scalinata, a custodire un unico edificio la cui facciata dà sulla piccola piazza di Cerveno. Le stazioni sono composte da gruppi scultorei in legno e gesso per un totale di 198 statue, in gran parte opera dello scultore Beniamino Simoni da Saviore, completate fra il 1752 e il 1764. Le stazioni VIII –IX – X sono state completate dai nipoti del Fantoni, mentre la XIV è dell’artistamilanese Selleroni (quella originale del Simoni è conservata nel Duomo di Breno). Gli affreschi alle pareti sono dello Scotti e dei fratelli Corbellini.
Il tempo necessario per raggiungere e visitare il Santuario verrà sicuramente ricompensato nel trovarsi difronte a questo capolavoro: un’impressionante rappresentazione di personaggi realistici, vividi, che sembrano prendere vita da un momento all’altro.
Le prime quattro Capèle sono state oggetto di un restauro conservativo iniziato nel 2010 e conclusosi nel 2013 mentre le Capèle V e VIII sono state oggetto di restauro dal 2017 al 2018. Entrambi i progetti sono stati condotti dal Consorzio Indaco, il primo sotto la Direzione della Soprintendenza di Brescia, Cremona e Mantova e il secondo sotto la Direzione della Soprintendenza di Brescia.