Coinvolti in particolare i comuni di Gianico, Darfo Boario Terme, Artogne, Angolo Terme e Ono San Pietro
Nel cuore della Valle dei Segni, per secoli gli uomini adulti dei piccoli borghi sono scesi nelle strade a giocare all’antico gioco della Bala Creèla, tramandato dai più anziani ai più giovani attraverso quel fondamentale strumento che è stato la tradizione orale.
Per salvaguardare questa pratica comunitaria, il Distretto Culturale di Valle Camonica all’interno del progetto “Maraèa. Archivio della memoria della Valle Camonica”, e con la partecipazione dell’associazione “Amici della Bala Creèla” sta dando corso al progetto denominato “Bala Creèla: la comunità in piazza. Salvaguardia e valorizzazione di un antico gioco sociale della Valle camonica”.
Il progetto, realizzato con il prezioso contributo di Regione Lombardia e delle Amministrazioni Comunali di Gianico, Darfo Boario Terme, Artogne, Angolo Terme e Ono San Pietro, prevedeun’azione di ricerca storica e documentaria, e la realizzazione di una serie di strumenti per la riattivazione del gioco e il sostegno dell’associazione.
Sulla base delle ricerche antropologiche del ricercatore Franco Comella, si è già provveduto a definire le regole, le azioni e caratteristiche tipiche del gioco, di tradizione orale. A questa fase, si aggiungono le interviste, testimonianze e racconti raccolti dai testimoni diretti, anziani giocatori di bala che di fronte alla videocamera raccontano le proprie memorie.
Aspetto importante è poi la documentazione video e fotografica dei tornei disputati nei mesi scorsi dalle sei squadre nei cinque comuni ospitanti, che andranno a costituire un importante archivio visuale insieme ad una parte di ricerca di materiali storici. Inoltre, sarà prodotto un breve video teaser promozionale da utilizzare per le presentazioni del gioco in Valle e sul territorio nazionale in incontri e convegni. Le ricerche confluiranno in schede catalografiche finalizzate all’implementazione dell’archivio di Maraèa, ma soprattutto, mediante criteri catalografici specifici, dell’Archivio AESS_IS di Regione Lombardia.
Per poter divulgare l’importanza del gioco, è in ristampa il volume “Bala Creèla. L’antico giuoco di piazza in Valle Camonica” del ricercatore Gian Franco Comella.
La promozione del gioco passerà anche attraverso la rete, con la nascita dello specifico sito web dedicato a questo patrimonio immateriale; un sito che raccoglie testi, documentazione e informazioni utili a chi volesse avvicinarsi al mondo della Bala Creèla.
Per i più piccoli, vedrà la luce il primo Album Figurine della Bala Creèla, con le fotografie dei giocatori di oggi e di ieri, ambientate nel cuore dei borghi che da sempre sono lo scenario del gioco.
Grande attenzione è poi dedicata al mondo dei più piccoli. E’ in partenza un ciclo di incontri e laboratori nelle scuole medie dei cinque comuni coinvolti: dopo una prima parte di sensibilizzazione sull’importanza della memoria del territorio e di conoscenza del nostro patrimonio materiale e immateriale, saranno i giocatori stessi a insegnare ai ragazzi le regole, le tecniche e le azioni del gioco, con laboratori in classe e piccole dimostrazioni pratiche.
Importante è anche il supporto che verrà fornito nei prossimi mesi per l’organizzazione di tornei strutturati, con gare disputate nei diversi borghi con la collaborazione delle Amministrazioni Comunali e dell’Associazione per attualizzare questa pratica. Attraverso alcune azioni mirate di comunicazione (la creazione di un calendario unitario delle gare, la realizzazione di pettorine con un logo/colore condiviso, il posizionamento di segnaletica specifica sui campi da gioco) si intende caratterizzare simbolicamente lo spirito di comunità, e la competizione sincera tra i vari club.
Infine, una magia condivisa con i progetti dell’associazione Tocatì di Verona, che da anni si occupa della valorizzazione degli antichi giochi di piazza, e che oggi costruisce, con la realtà della Valle Camonica, un sodalizio che guarda all’identità europea e alla memoria di chi l’ha costruita, scendendo nelle piazze ogni domenica ad affermare il proprio modo di vivere e di guardare al mondo e alle sue sfide.