Dopo la pandemia riprende lo scambio e la collaborazione culturale tra i due territori, all’insegna dell’arte e di un artigianato che si rinnova. A Matera verrà presentato un arazzo di 10 metri come ambasciatore delle incisioni rupestri camune.

Segni e Sassi, è il nome scelto per saldare il legame di scambio, amicizia collaborazione tra la Valle Camonica e la città di Matera, per far incontrare due importantissimi patrimoni culturali, due territori ricchi di storia e voglia di sperimentare e innovare.

È un’amicizia che non nasce in questi giorni, ma che risale a qualche anno fa, all’insegna del riconoscimento UNESCO che caratterizza entrambi i territori: negli scorsi anni gli artigiani di Matera avevano partecipato alla Mostra Mercato di Bienno, mentre il Liceo Artistico della Valle Camonica era stato ospitato per un lungo soggiorno di studio e di scambio tra i Sassi materani.

Oggi, dopo la pandemia, la Comunità Montana di Valle Camonica, mediante il Distretto Culturale e il sito UNESCO, tra i tanti progetti in ripartenza, ha voluto promuovere la partecipazione della Valle Camonica, con un proprio spazio, a Fucina Madre, l’expo dell’artigianato e del design della Basilicata che si terrà a Matera dal 7 all’11 luglio prossimi.

“Segni e Sassi” dà il nome all’area espositiva che racconterà la nostra Valle: negli spazi ipogei di Fondazione Sassi, nel cuore storico di Matera, i visitatori potranno incontrare il mondo delle incisioni rupestri e quello dell’artigianato camuno presentati in una modalità insolita.

Come ambasciatori delle incisioni rupestri sarà presentato per la prima volta al pubblico un grande arazzo di oltre 10 metri lineari, parte del progetto “Invasione Rupestre” della Cooperativa “Il Cardo” di Edolo.

L’artigianato camuno verrà presentato dalla collezione FUORI.GIOCO, una serie di oggetti-gioco realizzati dagli artigiani della rete “Segno Artigiano”, già messi in scena all’ultimo Salone del Mobile di Milano e ora riproposti in una versione speciale per Fucina Madre, insieme a video-interviste ai protagonisti dell’artigianato del territorio e al nuovo video-sonoro che sintetizza in pochi minuti “la musica” del saper fare camuno.

Una delegazione della Cooperativa “Il Cardo” di Edolo allestirà e gestirà gli spazi per tutta la durata di Fucina Madre, mostrando con iniziative pubbliche e varie manifestazioni nelle piazze di Matera il grande arazzo illustrato d’arte rupestre.

Sergio Bonomelli, Presidente del Gruppo di Coordinamento del sito UNESCO della Valle Camonica nel rivolgere il suo saluto agli amici di Matera e al coordinatore esecutivo del progetto di Fucina Madre, Palmarosa Fuccella, ha sostenuto la necessità di rafforzare gli scambi di progetti con la città dei Sassi e delle Chiese rupestri, per consolidare la rete e la collaborazione tra i territori. A questo proposito ha già fatto giungere agli artigiani di Matera l’invito alle prossime edizioni della Mostra Mercato di Bienno e della Valle Camonica.

Così invece ha commentato la presenza camuna a Matera il Presidente del Distretto Culturale e Assessore alla Cultura della Comunità Montana di Valle Camonica, Attilio Cristini:

Vogliamo segnalare, grazie a due progetti significativi come Segno Artigiano e Invasione Rupestre, una parte del lavoro di sperimentazione e innovazione culturale di questi ultimi anni della Valle dei Segni, quel dialogo intenso tra cultura, arte e natura, tra storia e contemporaneità, tra artigianato e design. Il nostro intento è continuare su questa strada, ma comunicarla con più incisività all’esterno del nostro territorio, farla diventare una strategia di promozione.

Attilio Cristini

Presidente del Distretto Culturale, Assessore alla Cultura della Comunità Montana di Valle Camonica

INVASIONE RUPESTRE

L’opera di Sara Donati, Sara Galli e Elena Turetti, tessuta a giugno del 2021 da Torri Lana 1885, è parte di Invasione Rupestre, un progetto collettivo ideato dalla Cooperativa Sociale Il Cardo di Edolo e sostenuto dalla Comunità Montana di Valle Camonica, per continuare a interrogarsi su quel patrimonio di segni incisi che per gran fortuna sta, da 10.000 anni in avanti, sul nostro territorio ma che ha il sapore dell’umanità tutta.

In principio l’arazzo non c’era e nelle nostre teste c’erano solo rocce.
Affioranti e morbide agli occhi per il lavorio del ghiaccio, nei tempi in cui la Valle Camonica

ne giacque sommersa. Quando il ghiaccio ritirandosi restituì le rocce, gli uomini ne
continuarono in qualche modo l’opera, prendendo a incidervi i loro segni.
Anche per noi la frequentazione ripetuta e continua delle rocce per quasi un anno di lavoro
è stata presto un modus operandi. Il tempo dedicato ai segni, tempo di attenzione
concentrata e di sedimentazione lungo, ci ha concesso la fiducia necessaria per dare
avvio a un lavoro di riscoperta attraverso il disegno.
Non è mai stata però una questione di linguaggio, ma di cimento, di prova, di
interrogazione del segno. L’assenza di certezze di interpretazione, che connota le letture
archeologiche, ha in parte determinato la nostra condizione di lavoro: non si è andate in
cerca di spiegazioni o di affermazioni, ma nella direzione opposta.
Abbiamo attinto a piene mani dalle figure rupestri.
Si può pensare, sulle rocce, che quel che c’è, quel che si vede e quel che si è consumato
siano ugualmente importanti, poiché essere pietra è uno stato e ha a che fare con due
parole-forza, perituro e imperituro. Essere pietra ed essere figura si accordano quando
essere figura significa svanire o resistere.
Le figure rupestri sono incise su pietra senza alcuna apparente gerarchia. Sulla stessa
roccia stanno figure grandissime e piccolissime, in una direzione o in quella opposta, da
est o da ovest, in un verso e il contrario, sotto-sopra e viceversa, evidenti o nascoste. Le
rocce ci appaiono oggi come un disegno continuo che attraversa i millenni senza
soluzione di continuità.
Le figure pietra accadono.
Noi le abbiamo prese, riscritte, ritagliate, disegnate, smontate e rimontate, rilette in serie e
reinterpretate in mille modi diversi. Lo abbiamo fatto a più mani. L’idea di trovare sulle
rocce ogni volta un nuovo segno ha smosso la curiosità necessaria a tornarvi ancora e
ancora. Come per interrogare queste rocce per una prima volta (torneremo a farlo) e in
modo diverso.
Ne sono venute figure nuove.
E per loro abbiamo immaginato uno spazio nuovo, di carta, scelto tra molti e reso
abitabile. Lì sopra abbiamo innescato scontri e incontri tra una figura e l’altra, ordinato
costellazioni di disegni senza passaggi di scala, coi pezzi sempre tra le mani e gli occhi
puntati. Dall’inizio alla fine, dentro uno spazio di carta lungo dieci metri lineari, dalla fine
all’inizio.
Ogni nuovo incontro è una promessa, e forse racconterà il mondo ancora una volta.
Come, non lo possiamo sapere, ci piace credere che accadrà ogni volta che qualcuno si
avvicini.
Sulla carta le figure hanno avuto una vita provvisoria, destinate a svanire e a tramutarsi,
per opera di mani esperte e macchine meravigliose, in trama e ordito intrecciati in un
grande arazzo. Lo ha tessuto Torri Lana 1885, nella sua fabbrica di Gandino il mese di
giugno 2021.
Le figure tessili accadono.

A Matera l’arazzo è accompagnato da due lavori in fieri:
un Film di Davide Bassanesi e alcuni testi di Giacomo Sartori

Crediti Arazzo:
Opera realizzata nell’ambito del progetto Invasione Rupestre promosso da Il Cardo Cooperativa Sociale Onlus in collaborazione con la Comunità Montana di Valle Camonica (BS)

Curatela del progetto: Marco Milzani, Il Cardo Società Cooperativa Sociale Onlus www.ilcardo.it
Autori: Sara Donati, Sara Galli, Elena Turetti
Tessitura dell’arazzo: Torri Lana 1885 Gandino (BG)
http://www.torrilana.it
(dimensione 1.40 x 10 mt)

FUORI.GIOCO

SEGNO ARTIGIANO, la rete delle botteghe artigiane di qualità della Valle Camonica (BS), ha il piacere di presentare una collezione di giochi all’aperto che rappresenta il saper fare, la passione e l’impegno quotidiano di artigiani che riaffermano ogni giorno la loro presenza nel territorio montano, in simbiosi con l’ambiente e la natura, a contatto con un patrimonio culturale unico al mondo.

SEGNO ARTIGIANO, la rete degli artigiani di qualità Segno Artigiano propone FUORI.GIOCO, la collezione di giochi all’aperto che fanno divertire bambini e adulti, e che diventano elementi sculturali contemporanei di arredo per esterno e per interno.

A Fucina Madre di Matera vengono messi in scena 5 prodotti artigianali, 5 archetipi di giochi all’aperto che diventano complementi di arredo che raccontano storie di bambini, di convivialità, di maestri artigiani, di materiali autentici del territorio, di tecniche di lavorazione tradizionali e moderne, di storia e di cultura locale che appartiene alla storia e alla cultura di chiunque sia stato, un tempo, un bambino.

Saranno in scena a Matera:

BALÒS
[in dialetto camuno: balòs: furbetto, monello]
DONDOLO realizzato e calandrato in ferro tagliato al laser dall’ecclettica carpenteria Ducom e in ferro forgiato al maglio dagli artigiani della Scuola In Fucina di Bienno
110×44 h70cm / Seduta in lastra di ferro tagliata al laser altri elementi in ferro forgiato manualmente con il maglio Design: Edoardo Perri e Dario Riva di Whomade / whomade.it
Crafted by: Ducom Design di Niardo e Scuola in Fucina di Bienno / segnoartigiano.it

PITOTI
[in dialetto camuno: pì toti: bambinetti ingenui, sempliciotti.. “Pitoti” sono detti, in Valle Camonica, anche i simboli delle incisioni rupestri] Set di 5 NANI DA GIARDINO (due sono già stati liberati nel bosco) basculanti con basamento in pietre locali (Tonalite dell’Adamello porfido e roccia calcarea di Valle Camonica) scolpiti da Manuel Calzoni e 5 figure di nani tornite in pioppo locale da Claudio Bolis.
h65 ø36cm / Basi in diverse pietre locale (tonalite dell’Adamello e porfido/roccia calcarea della Valle Camonica) e personaggi in pioppo locale tornito
Design: Edoardo Perri e Dario Riva di Whomade / whomade.it
Crafted by: Claudio Bolis di Erbanno e Manuel Calzoni di Niardo/ segnoartigiano.it

PIGÒLSA
[in dialetto camuno: pigòlsa: altalena]
ALTALENA realizzata con una seduta in legno di cirmolo sapientemente lavorata e sgorbiata dai maestri falegnami di Artigianato Camuno del Legno unita a cinghie in cuoio confezionate da Mauro Poiatti. La seduta in legno, tolte le cinghie e capovolta, diventa sgabello.
53×26 – h 135cm / Seduta in legno di cirmolo sgorbiato + cinghie in cuoio e fibie in ottone
Design: Edoardo Perri e Dario Riva di Whomade / whomade.it
Crafted by: Artigianato Camuno del Legno di Braone e Mauro Poiatti di Darfo Boario Terme / segnoartigiano.it

DEONDA
[in dialetto camuno: de onda: veloce, rapido]
PISTA DI BIGLIE modulare in cemento innovativo composta da 3 moduli (rettilineo,curva e mezzoponte), realizzata a mano da Crea Concrete Design con ostacoli in ferro tagliato al laser da Ducom Design.
Composizione 175x175cm – composta da 3 moduli (rettilineo, curva e mezzoponte) in cemento innovativo + ostacoli in ferro tagliato Design: Edoardo Perri e Dario Riva di Whomade / whomade.it
Crafted by: Crea Concrete Design di Darfo Boario Terme + Ducom Design di Niardo / segnoartigiano.it

GHIRLO
[in dialetto camuno: ghirlo: vortice; assonanza con gerla]
CESTO DA BASKET realizzato in legno locale intrecciato dalle sapienti mani di Lucio Avanzini ancorato a una corona e tabellone in ferro tagliato al laser.
Ø38 h 30cm in legno intrecciato e tabellone con aggancio in ferro tagliato al laser Design: Edoardo Perri e Dario Riva di Whomade / whomade.it
Crafted by: Lucio Avanzini di Bienno e Ducom Design di Niardo / segnoartigiano.it

La Mostra FUORI.GIOCO è stata concepita da Edoardo Perri e Dario Riva, dello studio di design milanese Whomade, che hanno creato insieme al Distretto Culturale della Valle Camonica il progetto Segno Artigiano di cui sono direttori artistici.

Questa mostra vuole raccontare, attraverso la manifattura dei prodotti, i materiali originali, le tecniche e gli artigiani del territorio che rappresentano una parte significativa del patrimonio culturale e del saper fare della Valle Camonica, la Valle dei Segni.

Informazioni: info@segnoartigiano.it

Iniziativa promossa da: Distretto Culturale di Valle Camonica (ente gestore: Comunità Montana: responsabile dott. Sergio Cotti Piccinelli)
Progetto di: Segno Artigiano – Valle Camonica / segnoartigiano.it
Design e direzione creativa: Edoardo Perri e Dario Riva di Whomade / whomade.it

Prodotti realizzati dagli artigiani di Segno Artigiano: Artigianato Camuno del Legno, Claudio Bolis, Crea Concrete Design, Ducom Design, Lucio Avanzini, Manuel Calzoni, Mauro Poiatti, Scuola in Fucina.

mappa pieghevole fucina madre valle camonica matera
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