Il ricettario digitale delle famiglie camune

Casoncelli

Ricetta della famiglia Comella, Gianico

Referente:

Lucia Comella

Luogo:

Gianico

Ideatore della ricetta:

Zia Maria Cotti Piccinelli, poi modificata dalla mamma Maria
Grazia Cotti Piccinelli

Partecipanti:

Maria Grazia C.P. (mamma)
Claudia Comella (sorella)

Motivazioni:

La ricetta giunge a noi dalla famiglia Cotti Piccinelli: tramandata a mia mamma dalla Zia Maria e poi modificata nel tempo, con l’esperienza (le preferenze del papà!) e – soprattutto – grazie al lavoro di mamma nel gruppo delle fantastiche donne che ogni anno preparano i casoncelli per la Festa della Madonnina. Scritta su un paio di foglietti random, ad oggi è conservata come tutte le ricette della Mery: enigmatiche, criptate, che neanche uno 007 riuscirebbe a venirne a capo. Pochi elementi sparsi sulla carta, ma a noialtri difficilmente decifrabili… il resto, solo nella sua conoscenza: testa, mani e cuore. Ergo, o ti metti a farle con lei… e allora ti snocciola tutti i segreti passo passo, o non c’è modo di poterle scoprire ed imparare! Abbiamo scelto questa ricetta perchè è il nostro piatto preferito di famiglia nelle grandi occasioni e nelle ricorrenze (Natale, Pasqua, eventi speciali, etc.). Piccoli particolari richiesti espressamente dal papà (secondo il quale i trigliceridi non esistono!):
– i casoncelli vanno accompagnati da una bella polenta e tanto, tanto, tanto burro versato;
– ripieno abbondante e poca pasta, per aumentare il gusto;
– vanno prodotti in quantità sufficiente da poterli gustare fino al pranzo successivo.
Grazie a mamma Mery che ci vizia!

Ingredienti:

Per 140 casoncelli circa (una quindicina a testa, per 9/10 persone):

Per la pasta:

  • 900 g farina di grano tenero “00”
  • 100 g semola di grano duro
  • 1 bicchiere di acqua tiepida
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 5 uova

Per il ripieno:

  • 50 g burro
  • 300 g pane grattugiato
  • 300 g formaggio Grana (o mix con nostrano)
  • 1 scatola piccola di Simmenthal
  • 100 g mortadella (1 fetta grossa)
  • 4 uova
  • prezzemolo q.b.
  • ½ bustina spezie miste (La Saporita)
  • noce moscata q.b.
  • ½ lt di brodo di dado (di carne)
  • 10 armelline di pesca essiccate

Per il condimento:

  • formaggio Grana grattugiato
  • burro
  • salvia

Procedimento:

Per la pasta:
Mescolare le 2 farine, nel mezzo unire le uova, amalgamare ed aggiungere un cucchiaio di olio e un po’ alla volta l’acqua tiepida, lavorandola con le mani finché diventa morbida ed elastica. Formare una palla e avvolgerla con un panno da cucina pulito.

Per il ripieno:
Preparare ½ lt di bordo di dado. Unire il pangrattato al formaggio, un cucchiaino di spezie miste ed un pizzico di noce moscata, quindi aggiungere le uova e mescolare; tritare la mortadella e unirla all’impasto.
Scaldare la Simmenthal in un padellino per scioglierne il brodo, schiacciarla con una forchetta, per sminuzzarla e quindi aggiungerla al composto, insieme al prezzemolo tritato, mescolando bene.
Unire anche il brodo, QB per rendere omogeneo il ripieno. Cuocere il burro fino a renderlo fuso (ma non troppo cotto) e aggiungerlo. Infine, tritare i noccioli di pesca (messi da parte in estate) ed aggiungerli all’impasto.

Preparazione:
Tagliare la pasta a pezzetti e passarla più volte nell’apposita macchina per la pasta, formando delle strisce, da posare stese su una superficie leggermente infarinata, perché non si attacchino.
Con il ripieno, formare delle palline di un paio di cm, modellandole con le mani.
Posarle in fila sulla striscia di pasta, sotto la linea di mezzeria, distanziandole di 2/3 cm.
Ripiegare la pasta sulle palline, pareggiando bene i due lati lunghi davanti e poi schiacciando con i dorsi lo spazio tra le palline, per far fuoriuscire l’aria all’interno, dando anche la forma.
Infine, tagliare ogni casoncello con lo stampino rotondo e seghettato, esercitando una certa pressione così da sigillare anche la pasta.
Cuocerli in abbondante acqua salata per 15/20 min.
Condire con formaggio grattugiato e burro fuso con salvia.

Alla fine, tutta la pasta avanzata dai ritagli dei casoncelli viene re-impastata a mano e ripassata nella macchina, per farne nuova sfoglia:
– se è avanzato del ripieno, si realizzano altri casoncelli,
– altrimenti, può essere usata per fare delle tagliatelle.

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