Se siete tra quelli che stanno più attenti a quello che succede nel nostro territorio, anche sul web, vi sarete sicuramente imbattuti nei profili di NADA – La Natura dell’Ascolto, un nuovo progetto dedicato alle esperienze sensoriali in Valle Camonica. L’obiettivo? Immergersi nel territorio e osservarlo da diverse angolazioni e prospettive, in modo dolce e rilassato. Il prossimo appuntamento con NADA sarà tra il 25 e il 27 giugno, con l’esperienza Selvatica, tra “residenza esplorativa” e “giornate selvatiche”. Per saperne di più abbiamo intervistato le ideatrici di NADA, Chiara Barcellini e Federica Ravelli…
Chi sono Chiara e Federica, e chi sono gli altri compagni di viaggio di NADA? Raccontateci la genesi di questa iniziativa e dei progetti che portate avanti…
La natura dell’ascolto, NADA per gli amici, è un contenitore, una scatola magica e possibilista creata dalle sottoscritte Chiara e Federica nel 2020. Personalmente siamo amiche ma il connubio di visione è un po’ venuto alla luce nel 2020, quando nel precedente progetto di Chiara – Yoga all’aria aperta – era sorto il desiderio di includere aziende agricole eroiche della Valle Camonica come luogo di pratica yoga attraverso delle degustazioni mirate. Federica, quindi, porta con sé le conoscenze di organizzazione e coordinamento nel settore turistico e nell’accoglienza maturate come assistente di volo e il progetto prende un altro respiro; più organico e ampio.
Felici della collaborazione iniziamo a immaginare un contenitore nel quale le due anime possano nutrirsi a vicenda e creare situazioni alle quale piacerebbe partecipare in primis a noi; situazioni che contemplino l’aspetto della cura, della consapevolezza, del viaggio, del suono e della scoperta in un’ottica di lentezza, rispetto e contemporaneità. E nasce così NADA, creatura sperimentale che ha radici un po’ nel presente e un po’ nel passato, un po’ nell’aria come noi.
I compagni di viaggio – Sergio Maggioni, Dottor Pira, Michela Nanut, Anna Tedeschi (Azienda Agricola Scraleca), Pierangelo Taboni, Associazione Casa di Zaccaria e Francesca Martinazzi (GRATA) – sono compagni di vita, in realtà, nel senso che non abbiamo avuto bisogno di cercare all’esterno collaboratori e persone affini, perché sono amici nella vita reale e questo per noi è un grande valore del progetto. Un progetto reale, vivo, che seminavamo in maniera indipendente e all’insaputa dell’altra da anni e adesso si sta concretizzando dando i primi esili fiori, insieme.

Selvatica – l’esperienza che NADA ha in programma dal 25 al 27 giugno – sarà la prima residenza che organizzate. Raccontateci come mai la scelta è caduta proprio sulla Valsaviore. Cosa vi trasmette questa zona della Valle Camonica? Che potenziale vedete? Pensate che in futuro vi concentrerete anche su altre zone?
Si, Selvatica sarà la prima residenza di NADA, avrà luogo dal 25 al 27 giugno in Valsaviore e verrà riprogrammata nel mese di settembre in caso di meteo avverso. In Selvatica esploreremo il Paesaggio circostante attraverso 4 lenti e metodi diversi che mirano alla Presenza nel qui e ora; dal chi siamo astrologicamente parlando, con le letture astrali a cura di Lumpa, al dove siamo, cioè quali suoni compongono il paesaggio sonoro che percepiamo e il paesaggio vegetale che ci circonda, a cura di Carlo Giordani, Enzo Bona e Amici Natura Saviore, e al come ci muoviamo e ci rapportiamo attraverso la pratica dello Yoga a cura di Chiara e Francesca Federici.
Il luogo di Selvatica è la Valsaviore perchè per Nada è un po casa; è un luogo ampio, luminoso, che invita il cuore e lo sguardo ad aprirsi alla Meraviglia. È un luogo per noi potente e rigenerante che conserva una dimensione di autenticità e immediatezza nei paesaggi difficile da trovare in altri luoghi. È aperto, ma contenitivo, molto “umano”.
Saremo ospiti di un bellissimo e silenzioso agriturismo a conduzione familiare e i nostri pasti prevedono prodotti locali e vegetariani sempre in un’ottica di circolarità e conoscenza sensoriale del territorio. Chiara nel 2018 l’aveva scelto per un precedente ritiro (si veda la foto qui sopra) e quando ci è giunta l’idea di fare una residenza esplorativa la scelta è subito caduta sulla Valsaviore e i suoi boschi dorati.
Selvatica è stata accolta con grande gioia, abbiamo avuto le prime iscrizioni il giorno successivo al primo post in Instagram da parte di persone curiose che provengono dalla zona del milanese e persone eroiche che si fanno Reggio Calabria-Saviore dell’Adamello in auto per partecipare! Selvatica è adattiva e flessibile e dà la possibilità a chi desidera di partecipare ai tre giorni, alla singola giornata di sabato 26 o domenica 27 o ai singoli laboratori sui paesaggi. Essendo a numero contingentato, seppur tutte le attività si svolgono all’aria aperta, richiede la prenotazione anticipata via e-mail.
In futuro saremo felici di progettare altre residenze esplorative in altri luoghi della Valle Camonica, siamo nomadi e svincolate da ogni logica che implica un confine. Dove vorreste Selvatica? Nel vostro giardino? Mettiamoci d’accordo!
Come avete costruito la rete di collaborazioni che ha reso possibile la prima edizione di Selvatica?
La rete dei collaboratori “Selvatici” si è costruita da sé, come un torrente di montagna che trova senza sforzo apparente il suo corso. L’idea che ha mosso l’acqua inizialmente è stata la voglia di creare un contenitore che raccontasse le sfumature, l’inudibile, l’invisibile unendo linguaggi diversi in un clima di svago e relax.
Un collage di sperimentatori e pionieri che amano divulgare e raccontare attraverso la loro personale lente. Italo Bigioli (degli Amici della Natura Valsaviore) lo conosce Chiara sin da bambina, grazie al legame con la bis nonna Brigida, che introdusse Italo nel mondo dell’uso tradizionale delle Erbe, Lumpa è un’amica, Francesca Federici è di origini camune e la conosciamo per vie diverse da anni, Carlo Giordani lo conosciamo grazie ai suoi precedenti lavori di field recording ed Enzo Bona, beh, siamo due sue grandi fan!
Abbiamo unito in un’ottica di rete e circolarità persone con talenti socievoli, curiose e aperte al dialogo, bagnato regolarmente, e Selvatica è fiorita. Le tante mail, le riunioni, il fare disfare e rifare, ne sono state il concime; senza sforzo apparente.
Una cosa che ci piace ricordare è che in quest’ottica di rete, ad esempio, abbiamo deciso che tutti i partecipanti di Selvatica verranno tesserati alla rete degli Amici della Natura di Saviore: in questo modo NADA si impegna a sostenere le loro attività e il costante impegno in difesa degli equilibri naturali, della biodiversità, degli animali selvatici, dell’autentica cultura montanara che quella biodiversità ha promosso, difeso e moltiplicato nei secoli.

Potete farci un breve cenno sugli ospiti che avete scelto per le attività di Selvatica e sul perché avete scelto proprio loro?
Lumpa, all’anagrafe Irene Rossi, è la nostra Ricercatrice Spirituale e Astrologa della Madonnina, scrive e divulga astrologia su Vice Magazine ed è parte del team Nuova Atlantide – Residenza tra arte architettura e paesaggio.
Carlo Giordani è il “sound hunter” del paesaggio sonoro ed è ingegnere elettronico; acquisisce suoni, li processa, li stratifica e li seziona con un microscopio acustico fino a trasformarli in composizioni. Nel campo del Field Recording ha in attivo molte collaborazioni, conferenze, live, performance e workshop.
Francesca Federici è insegnante yoga certificata è specializzata in massaggio ayurvedico e thailandese ed è massoterapista MCB certificata.
Chiara Barcellini è insegnante Yoga certificata e psicomotricista relazionale
Enzo Bona è Informatico e Botanico, collabora con il Museo di Scienze Naturali di Brescia, fa parte del centro Studi Naturalistici Bresciani ed è socio della Società Botanica Italiana.
Italo Bigioli è Bigio, Amici della Natura Saviore. Conoscitore, divulgatore e protettore del patrimonio naturalistico della Valsaviore da trent’anni.
Per chi è Selvatica?
Selvatica è per chi desidera godersi del tempo in natura in un luogo bello e nutritivo lasciandosi meravigliare dalle cose piccole, apparentemente banali, che viste da vicino appaiono affascinanti e misteriose. È adatto a chi ama fare turismo lento e sostenibile, chi apprezza le camminate in montagna, lo yoga, chi legge gli oroscopi di Internazionale ma non ha ancora scoperto Lumpa e si sta perdendo i migliori oroscopi di sempre, chi vorrebbe sapere cosa è accaduto nelle valli con il passaggio della Vaia e cosa implica dal punto di vista sociale ed economico in questo momento una scelta umana, chi desidera svagarsi scoprendo una valle facile da raggiungere ma di “nicchia”, chi vuole godersi semplicemente dei giorni nella tranquillità della natura in un clima rilassato e curativo.
L’estate sta per iniziare, ma Selvatica è solo il primo di tanti appuntamenti che avete in cantiere e dovete ancora annunciare.
Lasciateci i riferimenti dove poter continuare a seguire le vostre avventure!
La Natura dell’Ascolto sul web risiede all’indirizzo www.lanaturadellascolto.com. Sui social invece la trovi in Facebokk e Instagram all’indirizzo lanaturadellascolto. Chi ha domande per noi o desidera partecipare a Selvatica può sempre scriverci a lanaturadellascolto@gmail.com
Tutte le immagini contenute nell’intervista sono di © Sergio Maggioni
L’illustrazione di Selvatica (e della copertina dell’articolo) è di © Michela Nanut.
