Il progetto LA MEMORIA DELLE PIETRE prosegue il suo viaggio nel Comune di Capo di Ponte, dove venerdi 30 luglio alle ore 19.30 presso la frazione di Pescarzo, si terrà l’inaugurazione della nona installazione artistica permanente.

Molecole, l’installazione realizzata dagli artisti Milena Berta e Alessandro Pedretti in collaborazione con il musicista Elia Piana, è composta da una serie di 14 piccole sculture e una musica ed è posizionata nel parco giochi di Pescarzo.

Abbiamo intervistato Milena Berta e Alessandro Pedretti per saperne di più…

Milena Berta e Alessandro Pedretti

Da anni seguiamo il percorso di Milena nel suo lavoro di ricerca e valorizzazione di pietre e marmi locali per la realizzazione di sculture e opere d’arte e apprezziamo Alessandro come musicista eclettico, colto e sperimentatore. Ma come è arrivata la folgorazione? Come avete capito che queste due attitudini avrebbero potuto incontrarsi e funzionare insieme?

M: Lavorando vari tipi di pietre genero sonorità, cadenze e ritmi che per me sono diventati una costante nel corso della mia attività. Ho spesso immaginato, negli scorsi anni, di codificare questo linguaggio ma mi mancava la conoscenza tecnica e musicale per farlo. L’incontro con Alessandro è stato illuminante e sin da subito abbiamo costruito un linguaggio unico multidisciplinare in cui la forma plastica si può vedere, toccare ed ascoltare.

A: Tornando indietro di quasi dieci anni, nel 2013 ho fatto i primi lavori di field recording con annesse performance in luoghi suggestivi della provincia di Brescia: Orto Botanico delle conifere coltivate di Ome, Monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio D’Iseo e la Biblioteca di Concesio per citarne i più rilevanti. Il fine era di documentare l’ambiente sonoro per poi ricavarne materiale musicale da usare a livello compositivo e performativo. Le cave della Valle Camonica hanno ulteriormente aperto la coscienza sulla gamma delle possibilità timbriche annesse alla materia organica che ci circonda e trovo un punto di forza questo aspetto d’indagine. Senza Milena e senza Valle Camonica questo non sarebbe stato possibile. C’era qualcosa che ci mancava e il nostro incontro ha colmato questo gap.

Fateci un breve riassunto delle puntate precedenti de “La Memoria delle Pietre”.

Il progetto “La Memoria delle Pietre” è nato grazie alla volontà dal Distretto Culturale di sondare le varietà e le qualità delle pietre presenti in Val Camonica utilizzate fin dall’antichità a fini artistici e architettonici (portali, altari, monumenti etc.etc.). È formato da macro aree e si suddivide in rami di professionalità. Il gruppo di ricerca vede coinvolti un geologo, un antropologo, uno storico e un video-fotodocumentarista. La costante e sinergica collaborazione con il territorio ci racconta che sono coinvolti 11 comuni, oltre a Comunità Montana di Valle Camonica e Regione Lombardia.

Noi ci occupiamo della realizzazione di installazioni ambientali permanenti in pietra locale e suono (accessibile tramite QR-Code). È un grande e costante impegno e per fortuna non siamo soli! Spesso collaboriamo con altri artigiani, artisti e musicisti e cogliamo l’occasione per citarli e ringraziarli: Emanuele Agosti, Silvia Dallera, Michele Saleri, Colin Edwin, Pierangelo Taboni, Mattia Ducoli, Beppe Mondini, Elia Piana, Alberto Dalla Valle, Stefano Cocchi, F.lli Moncini e Porfido Pedretti.

In ordine cronologico, iCcomuni con i quali abbiamo lavorato sono: Vezza d’Oglio e Braone nel 2018, Vione, Cerveno, Cevo e Lozio nel 2019, Ono San Pietro nel 2020 e Angolo Terme e Capo di Ponte, nel 2021.

Milena Berta al lavoro su Molecole

In questi anni avete lavorato con tanti Comuni, molto diversi da loro. Per alcuni di questi le pietre sono una cosa davvero seria, che ha a che fare con storia, radici, abitudini. Come avete fatto a proporre un progetto dal sapore tanto contemporaneo? E soprattutto come siete riusciti a coinvolgere le varie comunità in maniera sempre diversa?

Il primo nodo da sciogliere è entrare in relazione con il luogo e quindi con le persone del luogo. Il nostro progetto prevede una stretta connessione con il territorio.

L’esplorazione delle zone di estrazione con il geologo Fabio Alberti è  fondamentale per capire la direzione che ogni singola opera deve prendere. I testimoni, ex lavoratori nelle cave dismesse ci hanno fornito racconti che, nel caso dell’opera “I giorni del Borom” a Vezza d’Oglio, sono rimasti impressi per sempre anche tra i suoni delle pietre in una toccante testimonianza.

La progettualità è triennale, è un percorso pieno di problemi da risolvere quotidianamente, a tratti è davvero stressante e forse la difficoltà è generare costantemente forza e risorse psicofisiche. Spesso abbiamo revisionato progetti più e più volte prima di giungere alla forma definitiva. Ci relazioniamo con molte persone per caratterizzare qualcosa che lo stesso Comune possiede ma che non è ancora stato valorizzato. È un lavoro corale, ci sono sempre diversi partecipanti.

La Memoria delle Pietre è questo, un lavoro di squadra che lancia input.
Da vedere, toccare, ascoltare per poi riflettere.

In collaborazione con alcuni Comuni realizziamo anche laboratori tattili e sonori con i bambini delle scuole elementari e medie; questo è sicuramente un esempio tangibile che la tematica di un progetto dal sapore contemporaneo è aperta a molti individui.

Alessandro Pedretti al lavoro

Venerdì 30 luglio alle 19.30 sarete a Pescarzo di Capo di Ponte per inaugurare “Molecole”, la vostra nona installazione permanente. Raccontatecela. E raccontateci il nuovo protagonista di quest’opera, il verde olivo.

“Molecole” è un’installazione inedita all’interno dell’intero progetto. È costituita da 14 piccole sculture in verde olivo e da una musica realizzata in collaborazione con il musicista Elia Piana.

Vi raccontiamo questo aneddoto.
Ogni volta che arriviamo a Pescarzo, nei pressi del parco giochi, succede spesso questa situazione piacevole. Nel giro di pochi minuti i vari abitanti del paese escono dalle loro case di pietra e ci vengono incontro;  hanno una sorta di sesto senso, una preziosa risorsa, o forse è solo voglia di socializzare.

“Molecole” è un’installazione artistica che getta lo sguardo nel campo sociale e relazionale mettendo al centro tre punti: lo spazio, l’individuo e il pensiero. Guardando la scultura, il piano (sul quale sono appoggiati i manufatti) rappresenta uno spazio di interazione (sia di concordanza che di indipendenza). Le singole sculture costituiscono l’individuo. Le sfere che si elevano dai piccoli blocchi di verde olivo o che poggiano sul basamento rappresentano i pensieri.

La musica dal carattere sperimentale che accompagna l’opera è contraddistinta da elementi timbrici in costante dialogo e in trasformazione sorretti da pulsazioni ritmiche frammentate.

Dettaglio di Molecole, la nona installazione permanente del progetto La Memoria delle Pietre

In occasione dell’inaugurazione dell’opera, Alessandro e il collega musicista Elia Piana (co-compositore della colonna sonora di “Molecole”) proporranno ai presenti il primo concerto in pubblico del nuovo progetto musicale “Nutun”. Dal comunicato stampa si leggono frasi come “archeologia sonora improvvisata” e “impulsi, suoni arcaici rivisitati”. Cosa dobbiamo aspettarci?

A: Nutun è un viaggio sonoro di musica elettronica “astratta”. Le sorgenti sonore che utilizzeremo per la nostra live performance provengono dai suoni della lavorazione della pietra della Valle Camonica e dagli strumenti etnici antichi della collezione Fasser. Un dialogo tra sonorità arcaiche rese contemporanee tramite l’utilizzo di strumenti elettronici di nuova generazione. Elia Piana è un giovane musicista eclettico e sperimentale con il quale da anni si è instaurato un profondo dialogo. Abbiamo optato per un set dal carattere improvvisativo all’interno di strutture premeditate. Ci saranno sezioni improntate sulla stratificazione ritmica / polimetrica, altre più liquide, altre ancora più ipnotiche e minimaliste.

Dateci tutte le informazioni pratiche per partecipare all’inaugurazione di “Molecole” e su come si svolgerà la serata.

Si parcheggia a Pescarzo, frazione di Capo di Ponte.
Alle 19.30, nel parco giochi,  ci sarà l’inaugurazione di “Molecole” con saluti istituzionali, interventi dei membri de “La Memoria delle pietre” e svelamento della scultura con  ascolto del brano annesso (in questo caso tramite una cassa audio).
Consegneremo gratuitamente delle cartoline informative sul progetto realizzate da Lorenzo Caffi.
Alle 20 ci si sposta in Piazza S.Rocco di Pescarzo dove l’Ass.Amici di Pescarzo ha organizzato una cena.
Alle 21, sempre in Piazza S.Rocco ci sarà il concerto di Nutun

Locandina serata inaugurale di Molecole

E poi, che ne sarà di voi? Ci potete anticipare le prossime sorprese che avete in cantiere?

A settembre ci sarà la seconda edizione  S/TONES. 
Il festival di musica sperimentale nei luoghi di lavorazione della pietra in Valle Camonica tornerà con tre concerti immersivi in location suggestive. Esperienze sonore in contesti naturali, cave di pietra abbandonate e stabilimenti industriali.
La prima edizione si è svolta nel 2019 ospitando i concerti di Fabio Cuomo, Petrolio e Bad Honko. Tre serate con notevole riscontro di pubblico vuoi anche per la scelta delle location inconsuete per l’esecuzione di performance musicali.