Il Distretto Culturale vince un bando per promuovere la cultura e la creatività in luoghi nuovi: i negozi di paese, le sale dei ristoranti, i siti abbandonati.
Il Distretto culturale di Valle Camonica, gestito dalla Comunità montana, è tra i soggetti vincitori del bando “Per la Cultura”, promosso da Fondazione Cariplo che finanzierà una serie di interventi per portare manifestazioni e iniziative culturali in luoghi insoliti, quali i negozi di paese, i ristoranti, i siti dismessi.
Il progetto, dal titolo “La cultura altrove”, prevede un investimento complessivo di 325 mila euro, con un finanziamento di Cariplo di 195 mila euro. Vi partecipano numerose associazioni, che saranno invitate a elaborare iniziative e manifestazioni culturali per far ripartire la cultura dopo il periodo dell’emergenza. Verranno coinvolti anche alcuni musei del territorio, come “’l Zuf” di Vione, “El Balarol” di Berzo Inferiore, il Museo della Stampa di Artogne e quello della Fotografia di Borno. Tra le varie iniziative in calendario verrà data continuità anche al lavoro svolto a Edolo dalla cooperativa Il Cardo per la rigenerazione delle ex-carceri, e all’impegno del neonato Centro Macil per la transumanza e la lana di Malonno, gestito dall’associazione “Coda di lana”.
“Questo risultato è molto importante perché segna una continuità di attenzione degli enti comprensoriali e dei Comuni verso il mondo della cultura della Valle Camonica, dopo la tragedia che noi tutti abbiamo vissuto – ha dichiarato il presidente del Distretto culturale e assessore alla Cultura della Comunità montana Attilio Cristini –. Nei prossimi giorni saremo in grado di dare comunicazione ufficiale di altri risultati che abbiamo raggiunto grazie a un’intensa attività di preparazione e progettazione effettuata nei mesi scorsi, che permetterà al mondo culturale della Valle Camonica di rilanciare il grande lavoro di qualità svolto in questi anni”.
Il progetto prevede un corposo piano di interventi che si declina in quattro azioni:
1 – azioni per favorire l’incontro tra operatori culturali e i negozi o esercizi di vicinato di alcuni piccoli paesi della Valle Camonica;
2 – azioni per favorire l’incontro tra alcuni musei del territorio con alcuni luoghi abbandonati (ex scuole, ex cinema, ex carceri ecc.): verranno quindi prodotti allestimenti minimi e azioni creative per la rigenerazione;
3 – installazioni per favorire l’incontro tra la rete dei soggetti della filiera del cibo (produttori-agricoltori, ristoratori, consumatori) attraverso la costruzione di meccanismi ludici e narrativi da promuovere nei ristoranti del territorio;
4 – percorsi multimediali e workshop creativi per la partecipazione dei giovani e per documentare le attività di progetto.

IL PROGETTO IN SINTESI
Titolo del progetto
LA CULTURA ALTROVE. Nuovi luoghi per la creatività in Valle Camonica
Ente capofila
Distretto Culturale della Comunità montana di Valle Camonica – Breno (Bs)
Enti partner
Consorzio Comuni Bim di Valle Camonica, SolCo camunia scsc, Centro coordinamento servizi scolastici della Valle Camonica.
Operatori culturali coinvolti
- FALÌA / ASSOCIAZIONE CULTURALE
- OLTRECONFINE / ASSOCIAZIONE CULTURALE
- CASA ZACCARIA / ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE
- SPICCA / ASSOCIAZIONE CULTURALE
- MUSEO ETNOGRAFICO ‘LZUF” DI VIONE / ASSOCIAZIONE CULTURALE
- MUSEO CIVICO “EL BALARÖL” – BERZO INFERIORE / ASSOCIAZIONE CULTURALE
- MUSEO DELLA STAMPA. IL SEGNO TIPOGRAFICO “LODOVICO PAVONI” / FONDAZIONE
- MUSEO DELLA FOTOGRAFIA STORICA CAMUNA DI BORNO / ASSOCIAZIONE CULTURALE
- ARCA – ARCHITETTI CAMUNI / ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE
- D’ADA – DI ARTE DESIGN ARCHITETTURA / ASSOCIAZIONE CULTURALE
- CODA DI LANA / ASSOCIAZIONE CULTURALE
- IL CARDO / COOPERATIVA SOCIALE O.N.L.U.S.
- ASSOCIAZIONE RISTORATORI DI VALLE CAMONICA / ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE
- ASSOCAMUNA / ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE
- CENTRO CULTURALE TEATRO CAMUNO / ASSOCIAZIONE CULTURALE
Sintesi del progetto
Il progetto intende innestarsi sui comportamenti sociali indotti durante il periodo dell’emergenza sanitaria e promuovere una nuova relazione tra la cultura e “l’altrove”, tra le espressioni della creatività e i nuovi “spazi” frequentati nel periodo pandemico (piccoli negozi di prossimità, siti abbandonati, patrimoni di cultura alimentare). Si vuole portare la cultura in luoghi nuovi attraverso il coinvolgimento delle nuove generazioni – a cui offrire opportunità concrete – sollecitando la partecipazione delle comunità e valorizzando gli strumenti della tecnologia e della multimedialità.
Azioni previste
1 – I PAESAGGI DELL’APPARTENENZA. INCONTRI DI VICINATO E COMUNITÀ;
2 – FUORILUOGO. RICERCHE ED AZIONI PER LA RIGENERAZIONE CULTURALE;
3 – CIBO PROSSIMO. NUOVI STRUMENTI PER IL DIALOGO A TAVOLA;
4 – INVASIONI DI CAMPO. LABORATORI DI RACCONTO E PRODUZIONE MULTIMEDIALE.
Importo complessivo del progetto
325 mila euro
Contributo di Fondazione Cariplo
195mila euro