Perchè raccontiamo storie?
Cosa muove un bambino a raccontare una storia?
Come portare una storia dentro la vita quotidiana di un bambino?
Come portare un bambino dentro una storia universale?
Come nasce una storia?
Una storia può nascere da un sola parola?
Come trovare le parole giuste?
Una storia può nascere da una figura?
Che spazio c’è tra figura e parola?
Da storia nasce storia?
Sappiamo davvero ascoltare una storia?
IL LATO SELVAGGIO DELLE PAROLE
a cura di Elena Turetti e Marco Milzani
MUSIL di cedegolo
19 maggio – 3 giugno 2018
Inaugurazione sabato 19 maggio 2018 ore 17
Mostra realizzata nell’ambito del progetto “Il cielo racconta…” da Solco Camunia con la cooperative Il Cardo, Arcobaleno Il Leggio, Azzurra, La Casa del Fanciullo e la Pia Fondazione di Valle Camonica in collaborazione con le educatrici: Jessica Bendotti, Sonia Ducoli, Elisa Lorenzetti, Marzia Speziari, Luana Tomasi.
Con gli Istituti Comprensivi di Edolo, di Cedegolo, di Capodiponte, di Darfo in collaborazione le insegnanti: Ornella Boldini, Roberta De Monte, Andreana Guaini, Monica Poetini, Paola Scarduelli.
Realizzata nell’ambito del progetto “IL CIELO RACCONTA” con il contributo di Fondazione Della Comunità Bresciana e Comunità Montana di Valle Camonica
Un particolare ringraziamento alle case editrici Topipittori, Orecchio Acerbo, Corraini e per il lavoro che fanno e per averci supportato nella scelta degli libri e degli autori.
IL LATO SELVAGGIO DELLE PAROLE coltiva una zona franca, una zona franca che sta tra i bambini e le parole, si manifesta chiaramente nell’età della conquista delle prime parole e poco dopo quando improvvisamente i segni tipografici stampati sulle pagine dei libri non si limitano ad occuparle più o meno ordinatamente ma divengono per noi treni intellegibili.
IL LATO SELVAGGIO DELLE PAROLE vorrebbe che la parola venisse usata naturalmente da ciascun bambino per prendere il largo, nel senso di andar oltre i propri pensieri d’acchito e di scavare e nel senso di buttar fuori, e dire chi è.
IL LATO SELVAGGIO DELLE PAROLE ha sperimentato spazi e attività in cui i bambini della scuola primaria attraverso gli albi illustrati si sono trovati a coltivare una relazione solidale con la parola.
Gli albi illustrati possono diventare dei preziosi strumenti di insegnamento della lingua madre, il loro modo di raccontare, di figurare, di riflettere, di portare una storia dentro la vita quotidiana di un bambino e viceversa di portare la vita di un bambino dentro una storia li rende strumenti affilati di educazione.
Questa mostra raccoglie e racconta le domande, le riflessioni e gli esiti nati da un anno di sperimentazione in classe con i bambini e le insegnanti delle scuole primarie della Valle Camonica in compagnia di tanti albi illustrati.