DÈ LONH… DÈ ‘NVÈRS
L’associazione Falìa* oltre la crisi

Associazione falía*, nell’ambito del programma “La cultura oltre la crisi” promosso da Comunità Montana di Valle Camonica, è lieta di presentare il progetto dè lonh…dè `nvèrh.
In questo momento in cui i rapporti sociali sono messi a dura prova, il progetto dè lonh…dè `nvèrh vuole annullare le distanze e avvicinare le persone attraverso l’arte e la creatività di tre artisti contemporanei provenienti dalla Valle Camonica, riscoprendo così anche la bellezza e la curiosa attesa di ricevere reciprocamente un pacco e una cartolina da un luogo lontano e magari sconosciuto.
Il titolo del progetto riprende due termini del dialetto camuno che rispettivamente significano “lontano” e “vicino”: l’intento è quindi quello di sviluppare una rete sociale in cui si può essere vicini pur essendo lontani. In questo modo, fin dal nome del progetto si intende creare un forte legame con il territorio della Valle Camonica, con le sue memorie e tradizioni, espandendosi però anche verso l’esterno per uscire così dai confini geografici e proiettandosi verso il futuro grazie alla partecipazione di artisti contemporanei.
I tre artisti provenienti dalla Valle Camonica chiamati a collaborare al progetto – Nicola Ballarini, Milena Berta e Alessandro Pedretti, Francesco De Prezzo – hanno quindi realizzato ognuno una propria cartolina d’artista ragionando sul tema della distanza e del dualismo vicino-lontano, ciascuna riprodotta in tiratura limitata e inserita all’interno della scatola del progetto dè lonh…dè `nvèrh.
Rivisitando in chiave contemporanea e artistica il tema della cartolina, si riscopre anche la bellezza di poterne ricevere una e in questo modo si fa uscire il territorio camuno dai suoi confini, accompagnato da una serie di oggetti che possono identificarlo.
Per questa prima edizione di dè lonh…dè `nvèrh, il territorio preso in esame è quello di Lozio, comune in cui l’associazione falía* ha sede, e rappresentato all’interno della scatola sia da una pietra molto diffusa nella zona e dai semi di un fiore che si trova spesso nei boschi circostanti, sia da un prodotto realizzato a km 0 in Valle di Lozio.
La scatola contiene quindi:
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– 3 cartoline d’artista in tiratura limitata;
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– 1 libro con i testi rilegato a mano;
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– 1 boccetta contenente una tisana prodotta dall’Azienda Agricola Luna Piena di Lozio;
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– 1 boccetta contenente alcuni frammenti di Argillite di Lozio;
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– 1 boccetta contenente dei semi di Non ti scordar di me;
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– 1 spilla con l’asterisco di falia*;
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– 6 schede descrittive (Istruzioni per l’uso, Lozio e la Valle Camonica, Argillite di Lozio, Non ti scordar, Azienda Agricola Luna Piena, Associazione falia*);
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– materiale informativo sulla Valle dei Segni.
Le scatole saranno consegnate agli abitanti camuni che sono interessati a partecipare a questo progetto artistico-sociale in duplice copia: una rimane a chi ne ha fatto richiesta, mentre la seconda copia dovrà essere spedita a una persona esterna alla zona. Quest’ultima, una volta ricevuta la scatola, dovrà scattarsi una foto da mandare via mail all’associazione (o postarla sui social taggando i canali dell’associazione) e inviare a Lozio una cartolina della loro città accompagnata da un breve pensiero.
Le prenotazioni per le scatole saranno aperte a partire da sabato 20 giugno inviando una mail a falia. associazione@gmail.com oppure chiamando al numero 350 146 4110 e saranno disponibili per il ritiro presso la sede dell’Associazione a Lozio a partire da martedì 30 giugno (il ritiro presso altre sedi è da concordare in fase di prenotazione). Le prenotazioni si chiuderanno ad esaurimento delle scatole.
Le spese di spedizione sono a carico dei partecipanti. In alternativa, versando al momento del ritiro la quota di 10 euro (per l’invio in Italia, la spedizione sarà effettuata direttamente a cura dell’Associazione.
dè lonh…dè `nvèrh è un progetto di Associazione falía*, a cura di Alice Vangelisti, con la partecipazione e la supervisione di Matteo Galbiati e con la collaborazione di Nicola Ballarini, Milena Berta, Francesco De Prezzo e Alessandro Pedretti. Il progetto è realizzato grazie al programma “La cultura oltre la crisi” promosso da Comunità Montana di Valle Camonica e patrocinato da Comune di Lozio e Altopiano del Sole.

falía* è un’associazione culturale che nasce in Valle di Lozio per favorire connessioni tra arte, cultura e territorio. Promuovendo lo sviluppo di giovani artisti e sostenendo il lavoro di artisti nazionali
e internazionali, l’associazione intende creare una rete di progetti basati sulla collaborazione e contaminazione di idee ed esperienze e valorizzare attraverso l’arte contemporanea il grande patrimonio materiale e immateriale della Valle Camonica.
Alice Vangelisti, critico e curatore d’arte, vive e lavora tra Brescia e la Valle Camonica, sua
terra d’origine. Ha ottenuto la specializzazione in Comunicazione e Didattica dell’Arte presso l’Accademia SantaGiulia di Brescia, con una tesi sulle residenze artistiche sotto la supervisione del prof. Alessandro Mancassola. È ideatrice e curatrice di falía* Artists In Residence e presidente dell’Associazione falía*. Collabora con la rivista Espoarte.
Matteo Galbiati è critico e curatore d’arte. Scrive regolarmente sulle riviste Titolo ed Espoarte di cui è direttore Web dal 2013. Collabora con gallerie e spazi pubblici e privati per la realizzazione di mostre ed eventi artistici e culturali. È docente presso l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia e tiene regolarmente conferenze e corsi d’arte per istituzioni pubbliche e private. È tra i curatori del Premio Artivisive San Fedele di Milano dal 2004.
Nicola Ballarini è un artista visivo, la cui pratica spazia su diversi media, tra cui principalmente il disegno, il video e l’installazione scenografica, dando vita a una ricerca in bilico tra massimalismo e minimalismo formale.
Milena Berta (scultrice) e Alessandro Pedretti (musicista) sono una coppia di artisti che indagano attraverso diversi media i concetti di metamorfosi, ciclicità e cambiamento.
Francesco De Prezzo è un artista visivo la cui ricerca abbraccia diversi media, dalla pittura all’installazione, interrogandosi sul linguaggio formale dello spazio e sui principi della rappresentazione in relazione alle possibilità della percezione visiva, mettendo così in discussione il ruolo dell’immagine come linguaggio.