Dal 4 settembre al 2 ottobre l’associazione culturale dADA torna a condividere momenti di grande cultura nella terza edizione della sua Rassegna di arte, design e archiettura. Sei ospiti d’eccezione, cinque appuntamenti e altrettanti giornalisti e firme prestigiose a moderare gli incontri. Che quest’anno si svolgeranno tra Darfo Boario Terme e Cividate Camuno, con la collaborazione del Gruppo FAI Valle Camonica, che organizzerà letture di approfondimento del patrimonio storico-artistico locale.
Per essere sempre sul pezzo, consulta il “DADINO”, il libretto con il programma della terza edizione di dADA
IL CALENDARIO DI dADA
Ogni volta che si comincia è una scommessa. Così è stato ed è tuttora per la rassegna d’ADA, nata tre anni fa come progetto di valorizzazione dei linguaggi visivi – Arte Design Architettura – in Valle Camonica. In pochissimo tempo è cresciuta, coinvolgendo illustri nomi della cultura e dell’arte, ma anche importanti realtà istituzionali e imprenditoriali, per trasformarsi in una vera e propria case study di sperimentazione che unisce arte, architettura, territorio, paesaggio, design, archeologia e impresa. Lungo il filo conduttore della creatività e del pensiero come motori di nuove istanze di riflessione e approfondimento. Il ruolo degli enti locali, in primis il Comune di Darfo Boario Terme con la Comunità Montana e il Sito Unesco, quello del mondo dell’impresa, a partire dal Gruppo Lucefin (mainsponsor) con la società El.da e Assocamuna, la collaborazione con il Fai di Valle Camonica e il Rotary Club Lovere Iseo Breno dimostrano che la rassegna d’ADA è un progetto territoriale ma di ampio respiro. Aperto alle sinergie esterne, al coinvolgimento di ospiti di primissimo piano, alla promozione dell’arte contemporanea nelle sue forme espressive e a un confronto culturale che intercetti i temi di attualità al centro del dibattito internazionale.
Aver definito la Valle Camonica come la Valle dei Segni è stata una felice intuizione: si tratta di una terra ricca di beni culturali e artistici, manufatti e opere di diverse epoche storiche dalle notevoli qualità visive. Credo che riflettere sulla storia di questi segni e del patrimonio che li racchiude attraverso una rassegna come d’ADA, che promuove le arti visive, rappresenti un’opportunità per tutto il territorio e per questo riteniamo importante continuare a sostenerla, con l’obiettivo di coltivare le risorse creative della Valle in un’ottica di prospettive future. I progetti di valorizzazione dei linguaggi visivi e, in particolare quelli del mondo dell’arte e dell’architettura, nelle loro declinazioni, s’inseriscono in un percorso di promozione e divulgazione di tutto il nostro territorio che merita di essere riscoperto e guardato anche con un nuovo sguardo. Perciò oggi la Valle Camonica è davvero una Valle dei Segni. Di qualità.
GLI APPUNTAMENTI DI dADA in dettaglio

4 settembre: LAURETTA COLONNELLI - L'arte di raccontare
Storie sorprendenti si nascondono fra le pagine ufficiali della storia dell’arte e dietro i grandi capolavori. Lauretta Colonnelli con grande abilità e attitudine alla narrazione, le racconta in modo originale e inaspettato. Giornalista di cultura per importanti testate nazionali, come il Corriere della Sera e Rai Radiodue, nelle vesti di scrittrice accompagna il lettore alla scoperta del mondo dell’arte, con particolare sensibilità per le vicende al femminile, come dimostra il recente successo di pubblico e critica del libro “Le muse nascoste” (Giunti). “Viaggiatrice curiosa e attenta, oltre che assidua frequentatrice di musei, siti culturali e collezioni d’arte, Lauretta Colonnelli ha da poco ultimato la sua nuova opera letteraria, “Storie Meridiane. Miti, leggende e favole per raccontare l’arte” (Marsilio), una raccolta di storie antiche che narrano l’arte nelle terre del Sud”. Durante la serata di d’ADA sarà in dialogo con Giorgio dell’Arti, apprezzato giornalista e scrittore, fondatore del settimanale “Il Venerdì” di Repubblica. Attualmente è direttore di “Anteprima” e scrive per le principali testate giornalistiche italiane.

10 settembre: MARIO BOTTA - Il segno contemporaneo nell'architettura
Architetto di fama mondiale, Mario Botta è considerato uno dei massimi interpreti dell’architettura contemporanea. Con il suo talento e l’inconfondibile cifra stilistica, ha saputo realizzare progetti visionari e raffinatissimi in tutto il mondo, abbracciando molte tipologie edilizie – scuole, edifici sacri, banche, edifici amministrativi, biblioteche e musei – e realizzando opere di design. Il suo segno contemporaneo si è a lungo soffermato sullo spazio sacro, ambito nel quale ha sviluppato una ricerca artistica di altissimo livello. Riconosciuto e premiato a livello internazionale, il suo lavoro è presente in numerose mostre e pubblicazioni. Con il suo studio di Mendrisio “Mario Botta Architetti”, continua a occuparsi di progetti su scala nazionale e internazionale, partecipando anche a prestigiosi concorsi. Alla progettazione affianca un’intensa attività d’insegnamento e ricerca, tenendo conferenze, seminari e corsi di architettura. Ha fondato l’Accademia di Architettura di Mendrisio, dove insegna e ha ricoperto la carica di direttore. In dialogo con lui, sarà presente Pierluigi Panza, noto critico d’arte e architettura del Corriere della Sera e docente universitario. Autore di numerosi libri d’arte, alla I° edizione di d’ADA è stato fra i protagonisti della rassegna con il libro “L’ultimo Leonardo”

17 settembre: SALVATORE SETTIS e EMILIO ISGRÒ - I segni dell'uomo: dalla preistoria alla contemporaneità
Due grandi nomi della cultura italiana a confronto, per la prima volta, alla rassegna d’ADA per affrontare un tema affascinante e pertinente con la storia millenaria della Valle Camonica e del suo patrimonio storicoartistico, che ha origine con l’ arte rupestre. Seguendo il filo conduttore dei “Segni dell’uomo: dalla preistoria alla contemporaneità”, attraverso le dinamiche e le vicende della storia, dell’arte, della società, dell’archeologia e del paesaggio, Salvatore Settis ed Emilio Isgrò condurranno il pubblico in una lettura acuta e intrigante, a partire dalla loro personale weltanschauung sul rapporto semiotico che l’uomo ha instaurato con il tempo e lo spazio. Archeologo e storico dell’arte, professore emerito di storia dell’arte e dell’archeologia classica alla la Scuola Normale Superiore di Pisa, della quale è stato anche direttore, Salvatore Settis è autore di testi fondamentali sul patrimonio culturale ed è riconosciuto come una delle personalità più influenti e autorevoli della cultura italiana. In dialogo con lui, uno dei più importanti esponenti di arte contemporanea: Emilio Isgrò, artista concettuale, pittore, ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista, conosciuto a livello internazionale tra XX e XXI secolo. Le sue opere sono conservate nei principali musei di arte contemporanea di tutto il mondo. A moderare l’incontro sarà Massimo Tedeschi, editorialista del Corriere della Sera, esperto di tematiche culturali e profondo conoscitore della terra bresciana.

25 settembre: ULIANO LUCAS - Conversando con Uliano Lucas
I suoi scatti hanno segnato la storia della fotografia italiana, di cui è considerato uno dei più grandi maestri. Autore di reportage di impegno sociale e civile, Uliano Lucas ha conosciuto da vicino il mondo della politica ma anche quello dell’arte, documentando con le sue immagini i cambiamenti sociali e culturali del nostro paese e della sua città, Milano, a partire dal secondo Novecento. Uomo colto e visionario, Lucas ha perseguito un’idea di giornalismo fatto di comuni passioni, forti amicizie e grandi slanci, a favore di una stampa d’inchiesta civile. Ha collaborato negli anni con grandi testate giornalistiche con i suoi reportage sull’attualità, sul mondo degli artisti e degli intellettuali, ma anche sui temi legati alle grandi trasformazioni del mondo del lavoro e dei diritti civili, con uno stile che riflette i cambiamenti del tempo e la capacità narrativa ed evocativa. In dialogo con lui ci sarà Pierluigi Ferrari, giornalista di Rai 3 e reporter di celebri casi di cronaca. Alla passione per il giornalismo d’inchiesta affianca l’attività di docente universitario.

2 ottobre: SERGIO CASOLI - Una collezione italiana
Come nasce e si costruisce una collezione d’arte? Quali opere scegliere e su quali artisti investire? Fiuto, abilità, competenza, conoscenza del mercato, ma soprattutto una grande passione per l’arte. Con il prezioso ausilio e attraverso l’esperienza pluridecennale di uno dei più noti galleristi italiani, seguiremo le tracce delle più importanti collezioni private. A farci da guida alla scoperta di opere e capolavori, sarà un esperto del settore come Sergio Casoli, che nel panorama del collezionismo ha assunto un ruolo strategico e fondamentale nella creazione di collezioni dal valore inestimabile. Fondatore di storiche gallerie e grande amante dell’arte, è a sua volta collezionista, con una particolare predilezione per Lucio Fontana, tanto da acquistare nel 1985 il leggendario studio dell’artista in corso Monforte 23 a Milano e trasformarlo nella sede della sua prima galleria, lo Studio Casoli. Una storia appassionante che incrocia il mondo del collezionismo e del mercato dell’arte con le opere dei più grandi artisti internazionali del Novecento. In dialogo con lui, ci sarà Eletta Flocchini, giornalista, critica d’arte e direttore artistico di d’ADA.
Gli appuntamenti sono a ingresso libero su prenotazione fino a esaurimento post da effettuarsi:
/ DARFO BOARIO TERME
(Segreteria Organizzativa, Ufficio Cultura)
iscrizioni@darfoboarioterme.net
/ CIVIDATE CAMUNO
(Segreteria Organizzativa, Assocamuna)
info@assocamuna.it
