Il 18 gennaio a Monno la presentazione di CA’MON: un progetto molto ambizioso per sperimentare un centro per l’arte e l’artigianato della montagna, con corsi, laboratori, residenze di artisti, campi di coltivazione speciali.
Sabato 18 gennaio sarà una giornata davvero speciale per la piccola comunità di Monno, alle porte del Mortirolo: a partire dalle 16.00 e fino a sera inoltrata avrà luogo la presentazione di Ca’Mon. Un progetto ambizioso che mira a sviluppare e sperimentare nel piccolo borgo alpino un centro per l’arte e l’artigianato di montagna, in continuità con operazioni artistiche che dal 2011 coinvolgono la comunità monnese, come la rassegna di arte contemporanea aperto_art on the border e Wall in Art.
Il progetto nasce dalla volontà del Comune di Monno di rifunzionalizzare il vecchio asilo del paese creando uno spazio polifunzionale in cui mettere a valore bisogni, saperi, tradizioni e competenze della comunità di Monno e dell’intera Valle Camonica, attraverso la creazione di un centro di esperienza, un centro di competenze e un centro di ospitalità. Il Centro è destinato a divenire punto di riferimento per la salvaguardia del patrimonio culturale materiale e immateriale locale, e fungere da polo per la creazione condivisa di percorsi di aggregazione e sviluppare percorsi qualificati di valorizzazione culturale.
Il progetto Ca’Mon è realizzato dal Comune di Monno con il contributo di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia; con la partecipazione di Comunità Montana, Consorzio BIM di Valle Camonica e Cooperativa sociale “Il Cardo”; in collaborazione con Linificio Canapificio Nazionale SpA, Unimont Università della Montagna e Segno Artigiano.
IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA
16.00 Sala dell’Oratorio
Visita alla mostra RITRATTI REALI dell’artista Patrizio Raso
Presentano:
NADIA GHENSI
Assessore del Comune di Monno
GIORGIO AZZONI
Direttore artistico di Aperto_art on the border
GINA MELOTTI
Artigiana dei pezzotti di Monno
16.30 Sala della Comunità di Monno
Saluti introduttivi
ROMANO CALDINELLI Sindaco di Monno
ATTILIO CRISTINI Presidente Distretto Culturale di Valle Camonica
GIUSEPPE CAPITANIO Pres. Coop. sociale Il Cardo di Edolo
MARTINO TRONCATTI Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo
L’intervento di recupero dell’ex asilo a Centro per la Comunità di Monno
RICCARDO FAUSTINELLI e MARIANNA ROSSI Architetti progettisti
La mappa di comunità e le attività di animazione
SONIA VISIOLI e LAURA CAPPELLINI Cooperativa Sociale Il Cardo
I progetti di Aperto_art on the border a Monno
GIORGIO AZZONI Direttore artistico della rassegna Aperto_
Gli obiettivi e i programmi di Ca’Mon
STEFANO BOCCALINI Direttore artistico di Ca’Mon
La realizzazione dei campi sperimentali di lino e canapa
NADIA GHENSI Assessore del Comune di Monno
PIERLUIGI FUSCO GIRARD Amministratore delegato del Linificio e Canapificio Nazionale
seguirà buffet
20.30 Sala della Comunità di Monno
Proiezione del film
INTERDEPENDENCE
undici registi internazionali raccontano l’ambiente e il cambiamento climatico
Presenta:
ADELINA VON FÜRSTENBERG
Fondatrice di Art for The World
Produttrice del film


INTERDEPENDENCE (2019)
Regia di Faouzi Bensaïdi, Ása Helga Hjörleifsdóttir, Mahamat-Saleh Haroun, Salomé Lamas, Bettina Oberli, Nila Madhab Panda, Shahrbanoo Sadat, Silvio Soldini, Jiuliang Wang, Daniela Thomas, Karin Williams. Genere Drammatico – Marocco, Islanda, Ciad, Portogallo, Svizzera, India, Afghanistan, Svizzera, Italia, Cina, Brasile, Nuova Zelanda, 2019
Si tratta di un film formato da undici corti uniti dall’idea di vedere Arte e Cinema che uniscono le forze per attuare una campagna di sensibilizzazione nei confronti delle tematiche ambientali. Si tratta di un progetto iniziato nel 2018 ideato e coordinato da Adelina von Fürstenberg che ha unito undici registi di fama internazionale i quali hanno realizzato in maniera indipendente gli uni dagli altri le loro opere sottolineando con stile personale diversi aspetti delle problematiche riguardanti l’ecosistema.
Il titolo che accomuna queste opere non poteva essere più significativo. Sottolinea infatti come tutto, in questa casa comune che chiamiamo Terra, sia correlato e lo dimostra proponendo il pensiero e l’opera di 11 artisti che fanno cinema i quali finiscono con il comunicare gli uni con gli altri anche se hanno lavorato in maniera indipendente. [Estratto di una recensione di G. Zappoli per MyMovies]