Il Distretto Culturale di Valle Camonica è alla ricerca di 4 giovani ricercatori che, guidati dall’Ing. Pietro Castelnovi, operino una accurata ricognizione di manufatti presenti in maniera diffusa, espressione del patrimonio architettonico e paesaggistico, apparentemente “minore”, del territorio.
La selezione è aperta a laureati e laureandi (in Architettura, Ingegneria, Restauro e conservazione dei beni culturali, Discipline artistiche) tra i 20 e i 30 anni con un’approfondita conoscenza del territorio della Valle Camonica, della lingua locale e della toponomastica (in quanto residenti o assidui frequentatori). Il periodo della ricerca avrà una durata indicativa di 3 mesi, a partire dal mese di ottobre, il compenso previsto è di 2.000 € per ogni persona selezionata dal bando.
IL PATRIMONIO CULTURALE DIFFUSO DELLA VALLE CAMONICA
Lo straordinario patrimonio culturale esistente in Valle Camonica – incisioni rupestri, patrimonio d’epoca romana, cicli pittorici… – di rilevanza e notorietà internazionale, si affianca sul territorio ad un diffuso patrimonio architettonico e paesaggistico, apparentemente “minore”, costituito da una diffusissima presenza di piccole architetture che hanno caratterizzato per secoli la storia socio-culturale e religiosa delle comunità locali.
Si tratta di una miriade di piccole cappelle, sacelli, santelle, dipinti murali incorniciati su facciate di edifici civili e religiosi conservati sino agli anni settanta del Novecento grazie ad una pratica manutentiva periodica, costante, dettata dalla necessità rituale legata alla loro funzione simbolica, religiosa, sociale e culturale, che purtroppo è andata affievolendosi negli ultimi decenni.
Un patrimonio, quello dell’architettura religiosa diffusa “minore”, espressione della civiltà contadina e montanara che per secoli è stato utilizzato con finalità devozionali ma anche identitarie e che testimonia oggi il segno tangibile della nostra cultura, della nostra storia e delle nostre tradizioni.
La Comunità Montana di Valle Camonica, in quanto ente gestore del Distretto Culturale, intende quindi promuovere un progetto per la ricognizione, la schedatura, l’elaborazione di un piano di conservazione e per realizzare i primi interventi di fermatura e restauro su questo importante patrimonio. Tale attività viene realizzata nell’ambito del Piano Integrato della Cultura “Costruire Valore” finanziato con il contributo di Regione Lombardia e del Consorzio Comuni BIM.
Appare innanzitutto urgente integrare e completare il lavoro conoscitivo avviato sul territorio da diversi studiosi e ricercatori e definire la consistenza quantitativa e qualitativa della miriade di piccole strutture architettoniche esistenti. Considerato l’anonimato e le scarse informazioni esistenti su molte delle architetture pubbliche e private esistenti, per la raccolta, l’archiviazione e l’elaborazione dei dati sarà indispensabile il coinvolgimento di tutti coloro che possono contribuire ad approfondirne la conoscenza: archivi parrocchiali e comunali; biblioteche e associazioni culturali, musei, istituzioni educative, studiosi e cittadini.
La ricognizione dei manufatti esistenti (censimento, identificazione, localizzazione georeferenziata, catalogazione) sarà integrata da una raccolta dati sulla gravità del danno subito nel corso del tempo, sul loro grado di rischio di degrado, per definire, conseguentemente, una scala di urgenza degli interventi conservativi. Sulla base di queste informazioni sarà possibile programmare le priorità degli interventi conservativi necessari per la salvaguardia dei manufatti.
L’indagine sarà svolta avvalendosi del patrimonio di ricerche e approfondimenti eventualmente già disponibili, anche attraverso un coinvolgimento diretto dei referenti che li hanno sviluppati, nonché attraverso la consultazione diretta dei singoli comuni basata sull’invio di questionari, consultazioni on-line, incontri e conferenze, e l’effettuazione di sopralluoghi da parte di personale specializzato.
Per effettuare tale indagine diffusa sul territorio, il progetto prevede la selezione di QUATTRO giovani ricercatori, coordinati dal referente del progetto, Ing. Pietro Castelnovi e da un Comitato Scientifico di esperti appositamente individuato.
L’indagine conoscitiva verrà svolta su base territoriale, dividendo il territorio della Valle Camonica in ambiti assegnati a ciascun ricercatore.